Om Lo Spirito parla alle Chiese
Il modo comune di intendere apocalittico come catastrofico ci priva di uno dei termini chiave della nostra esperienza di fede. D'altra parte i tentativi di darne una definizione scientifica hanno avuto come esito la contrapposizione fra chi riconduce l'apocalittica a una o più realtà gruppali e chi la identifica con un genere letterario. Giunge il momento in cui precisare che apocalittico va usato come aggettivo e non come sostantivo, cioè come qualificazione di un'evoluzione, a più voci, principalmente del modello profetico biblico e giudaico, sulla base della lettura della storia a partire dal suo esito. Il primo cristianesimo, identificando il punto risolutivo della vicenda umana con l'evento Cristo, cioè l'Escatos già venuto eppure da venire, ne fa il criterio ermeneutico della storia. L'Apocalisse di Giovanni è il libro del Nuovo Testamento più emblematico dell'innovazione cristiana del modello profetico. Su questa base ho letto i sette messaggi alle Chiese come adattamento degli oracoli veterotestamentari, in cui lo Spirito rende sempre presente nelle comunità la parola del Risorto, tra l'attualità del loro vissuto e la tensione verso il compimento della salvezza.
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