Arena 2088

"And I ran, I ran so far away" La missione in terra britannica è ancora in piedi. Come vive restano le speranze di Samuel di ritornare nel 2016, legate indissolubilmente al destino di un'Italia che rimane in corsa per il titolo mondiale e per quel montepremi da 150 milioni di Federalcredit che servirebbero per acquistare il prezioso niobio.
Niente però è uguale per il ragazzo etneo come in quei suoi primi giorni al London FIAF Complex.
Le sue iniziative personali, fuori dal protocollo, hanno deviato inesorabilmente il corso della missione verso variabili che mettono in difficoltà ogni razionale ponderazione della Nemo.
Gli schemi iniziali sono ormai saltati.
Se da un lato Samuel scopre di possedere facoltà ed energie che egli stesso non conosceva, dall'altro avversità sempre più complesse lo stringono in una drammatica morsa.
I legendominus in campo contro l'Italia sono all'apice del loro agonismo, rendendogli alquanto improbabile l'impresa di dominarli con la mente.
La sua massa oscura cerebrale è a dir poco instabile e disturbi di ogni genere lo tormentano d'improvviso portandolo ad un passo dalla capitolazione.
Suo fratello Leonardo, inoltre, non sembra più lucido come prima, non garantendogli il vitale supporto che necessita durante le sessioni alla Security federale.
In più, ricorrenti visioni lo perseguitano come premonizioni di qualcosa che sconvolgerà gli ultimi atti della sua missione.
Dalla Legendominus Arena di Highbury alla Legendary Arena di Wembley, il baratro è terribilmente dietro l'angolo a minacciarlo di distruggere per sempre la sua esistenza. Ma allo stesso tempo Samuel vede la sua salvezza vicina. Contro ogni logica terrena.