av Raffaele Isolato
289,-
Salvo Tavani è un diciottenne nato e cresciuto nella Parigi latinense, un nuovo agglomerato urbano sorto nell'Italia 'meravigliosa' dei limiti alla libertà fisica e intellettuale, delle barriere, della censura politica e dei coprifuochi a oltranza. Come tutti i giovani della sua età, avverte precocemente lo struggimento per la impossibilità di scoprire un mondo a tutti precluso, e che può sperimentare solo attraverso i labili, falsati strumenti multimediali offerti dalla tecnologia della 'società rinnovata' di cui fa parte. L'opportunità di sottrarsi una volta per tutte all'onnipresente vigilanza del Comitato di Tutela Medico-Psichiatrica nazionale, si presenta con l'arrivo a Parigi del famoso Treno Smeraldo, sede itinerante del team di supporto al Ministro della Propaganda filogovernativa Gaspare Altoviti, e copertura strategica per una cellula di ribelli, il cui unico scopo è quello di ripristinare le vecchie libertà democratiche nel Paese. Dopo la rocambolesca adesione al team Smeraldo, per Salvo inizia l'agognata, avventurosa vita in giro per l'Italia dei confinamenti e delle lotte intestine, in cui sperimenterà sia la passione per l'impegno politico e la lotta clandestina, che quella per l'affascinante, misteriosa figura di Viola Favero, sua amante durante gli otto mesi di viaggio. Il dramma etico che si scatena dal confronto tra una Nazione pacifica, ma incatenata a una serie di norme liberticide, e quella caotica e instabile, ma rispettosa della dignità democratica dei suoi cittadini, accompagnano per intero le memorie del giovane Tavani, fino al macabro Asylum psichiatrico dove si concluderà l'ambigua parabola del suo destino.