av Martina Longhin
259,-
Nel cuore di un tranquillo paesino di una provincia veneta, l'adolescenza di Marta prende una svolta oscura quando cade vittima delle arti manipolatorie di un santone carismatico. Si ritrova vittima di abusi e violenze, intrappolata in una situazione che non avrebbe mai creduto le potesse capitare. Quante volte, anche noi, abbiamo detto o pensato "Io sono una persona con la testa sulle spalle. Ho un carattere forte e a me non capiterà mai." La storia di questa giovane donna, invece, mette in discussione le nostre convinzioni sulla sicurezza e la resistenza personale, dimostrando che, nei momenti di fragilità, nessuno è davvero immune dal rischio di cadere nella rete delle sette religiose. I problemi possono essere diversi: una malattia, la perdita del lavoro o di una persona cara. Più banalmente la perdita di un amore. Ci si sente fragili, indifesi e quella guida spirituale utilizza parole giuste, parole che ci fanno stare meglio. E l'incubo inizia. Questa biografia, toccante, vera, a volte crudele, scava nei recessi più oscuri dell'animo umano e solleva importanti riflessioni sulla necessità di proteggere la nostra società da coloro che abusano del potere a spese degli indifesi. La mancanza di una legge specifica contro il plagio ha aperto la strada a individui come padre Antonio, permettendo loro di agire indisturbati, privando le persone della loro dignità, libertà e salute mentale senza timore di perseguimento legale. Una vicenda drammatica, una storia di denuncia, una verità che trasporta il lettore in un vortice di emozioni: incredulità, sgomento, orrore, odio e solidarietà per una vittima innocente.