av Lucia Guidorizzi
249,-
Letteratura di godimento Altissima letteratura, questo nuovo scritto di Lucia Guidorizzi profondissimo e a tratti quasi inaccessibile, fino a provare il disvelamento, l'epifania della comprensione, pagine che sono gradini a discendere negli anfratti della nostra cultura millenaria, ma anche della nostra psiche. Un volume che mi ha fatto pensare alla definizione di "letteratura di godimento", come la intendeva Roland Barthes, un percorso ostico che sfida la nostra profondità e il nostro coraggio, per poi sfociare nell'estasi della comprensione soddisfatta, in tutto e per tutto un'esperienza da vivere, più che un libro da leggere. Libro tanto affascinante quanto di difficile definizione: si potrebbe definire per certi aspetti un libro di viaggio, nel quale l'autrice ci porta per mano verso la Grecia, per farci conoscere, tappa dopo tappa, la bellezza di isole come Rodi, Symi, Kastellorizo, ma si espande anche altrove, evocando Tangeri, Toledo, i roseti nascosti di Padova e l'onnipresente Venezia. In questo viaggio ci accompagnano innumerevoli presenze tra cui Eliot, Baudelaire, gli Argonauti, Proteo, Ulisse, i cavalieri di Rodi, l'arcangelo Michele, Giorgione.Tuttavia è più corretto dire che la sensazione è quella di leggere un libro di salmi, ogni pagina apre piccoli varchi verso una dimensione metaforica, spirituale, curativa. Sotto la protezione di grandi ali angeliche veniamo iniziati ai misteri della rosa, ai calendari liturgici, alla simbologia del viaggio e del mare. (Silvia Favaretto).