- Viaggio da Dracula di Stoker al vampiro ultramoderno
av Francesca Erriu Di Tucci
305,-
A più di 100 anni dalla sua nascita ad opera dell'irlandese Abraham (Bram) Stoker, il conte Dracula, da buon revenant, sembra essere risorto a nuova vita e pronunciare il suo nome scatena tuttora paure e sensazioni. Il suo fascino deriva probabilmente dal suo carattere antico ed ancestrale, se è vero che per il pubblico odierno ciò che è antico "is to be revered or feared" . Nel parlare del vampiro infatti non si può non tener conto di quanto la sua figura sia presente nella tradizione sin dai tempi più antichi. Partendo dal romanzo di Bram Stoker, creatore del personaggio letterario del vampiro Dracula, in questo testo si analizzano le caratteristiche principali dell'essere vampiro da diverse angolazioni. Il vampiro come malato, il vampiro condannato alla vita eterna, il vampiro e la sessualità repressa, il vampiro come metafora dell'Aids e cosi via. Dall'analisi del personaggio letterario si passa a quella delle creature cinematografiche, cercando di capire perché il cinema ha subìto sin dai suoi esordi la fascinazione del vampiro, dai capolavori espressionisti a Coppola. Particolare risalto viene dato alle figure femminili (Lucy e Mina) protagoniste dell'opera letteraria e alle loro mutazioni sulla scena cinematografica. Viene ampiamente trattata la simbologia del vampiro, ad esempio la rappresentazione del sangue come metafora di malattia e contagio; inoltre, la simbologia (meno evidente) dell'elemento acqua sia nel romanzo che ne cinema. Elemento strettamente collegato al viaggio, altro motivo portante di Dracula. Un viaggio in cui si imbarcherà anche il lettore, insieme ai personaggi. L'AUTRICE Francesca Erriu Nata a Cagliari il 16/12/72FORMAZIONE E STUDILaurea in Lingue e Letterature Straniere (2003) con tesi su Dracula di Bram Stoker.Master in traduzione e adattamento di opere audiovisive e multimediali (Università S. Pio V di Roma)Traduttrice e insegnante di lingua e cultura inglese nelle scuole secondarie di secondo grado.Si è occupata per anni di gestione di cineclub e laboratori teatrali.PREMI E PUBBLICAZIONIScrive racconti sin da piccola e consegue il suo primo premo letterario al concorso "Lettere al primo amore" Grinzane Cavour; il racconto viene pubblicato in una raccolta edita da Einaudi.Nel 2007 pubblica il racconto Stella Stellina nella collana Subway-Letteratura edita dall'associazione E-20 di Milano.Grazie al suo interesse per la musica, nel 2018 partecipa al volume Bowienext di Rita Rocca e Francesco Donadio (Arcana Edizioni).Con il romanzo Come il giorno e la notte (nato come soggetto cinematografico) vince il Premio Montag per la narrativa 2020; a questa prima pubblicazione segue la raccolta di racconti Farfalle mutanti (Infilaindiana edizioni).Dal 2018 raccoglie suoi scritti e poesie nel blog Dalla Stella alla Terra e sulla pagina facebook Francesca Erriu Di Tucci WritingPage."Quella notte feci un sogno spaventoso. Vedevo una foresta di crocifissi, che gradualmente si trasformavano in alberi. Mi sembrò di vedere dapprima della rugiada o della pioggia che colava dai rami. Ma quando mi avvicinai, compresi che si trattava di sangue. (...) vidi un uomo che andava di albero in albero a raccogliere il sangue. Quando la coppa che teneva in mano fu colma, l'uomo mi si avvicinò - Bevi! - mi disse. Ma io mi sentivo paralizzato. Il sogno svanì. Ma io continuai a sentirmi debole, e a desiderare con tutto me stesso la coppa. Al risveglio vedevo sempre quella coppa, che io non potevo raggiungere, e quella terribile sete, ignota ad ogni altro uomo moderno, si insediò in me, e per sempre".(Testimonianza di John Haigh, omicida seriale condannato nel 1949)