av Rodolfo Pardi & Evelyne Nicod
185,-
Le madri, queste creature di potere, che ci hanno messe al mondo per puro caso, hanno spesso determinato delle carriere fortunate ai loro figli, vedi Albert Camus, Gustave Flaubert, Romain Gary, Albert Cohen, o rovinato del tutto le vite dei loro ragazzi, vedi Jules Drenar (cito i francesi che conosco meglio, scusatemi), hanno fatto scrivere un libro a Hervé Bazin dove il personaggio della Folcoche impersonava sua madre, un mostro detestabile. Si esaltava spesso il senso del sacrificio, la dedizione assoluta di persone che non hanno altra scelta che aiutare a crescere delle creature, al meglio delle proprie capacità. Ma ci sono anche le ribelli, quelle che non ci stanno proprio e lasciano fare alla provvidenza. La via di mezzo non esiste, o brava o no, il tiepidino non si addice alla maternità. Ne ho tracciato qualche profilo, volete sapere se esistono davvero?Un po' sì, un po' no. La mia era eccezionale, ma questa è un'altra storia, molto privata. Ognuna delle novelle descrive una personalità, schematizzata ovviamente, finzione pura, con una base realistica come sempre. Le figlie odiate da una madre calcolatrice, L'insegnante che non ha figli e non vede dove sia il problema, lei non ne ha. La bravissima donna che smette un lavoro interessante per dedicarsi alla famiglia, stanca da decenni ma felice. La figlia anoressica di una madre che anche lei odia il cibo. La libraia felicissima in casa per tutta la vita con i suoi genitori, con amori forti ma mai così importanti come la casa della mamma. La madre che vuole riprodursi con la figlia, la rende succube a fin di bene. Le ragazze lesbiche di genitori ignari, che fanno fatica a maturare. Caro lettore e cara lettrice, ne conoscete tante anche voi, quante ragazze indottrinate da madri in buona fede, sabotatrici di personalità, inconsapevoli del male che seminano. Non è tutto negativo, esistono le mater generose, sono rarissime, così preziose per la rarità.