av Corrado Bartolomei
255,-
"Il noir, nell¿ambito della narrativa gialla, occupa uno spazio particolare, in quanto il protagonista è di norma `uno di noi¿; quindi, niente commissari, ispettori, capitani o marescialli tutti d¿un pezzo, dilaniati tra l¿obbedienza alle regole e l¿estrosità intuitiva dell¿investigatore di razza. (...). Il lettore, di fatto, diviene egli stesso protagonista, palpita assieme al personaggio principale, si macera dei suoi stessi dubbi e partecipa alle sue certezze. Un¿intimità, questa tra lettore e autore, che può risultare vincente. (...) Perno della storia, innanzitutto, è Martin Grey, giovanotto di belle speranze che si reca in Svizzera per documentarsi e scrivere un libro sul filosofo Friedrich Nietzsche. Poi i luoghi. (...) Ci troviamo in terra elvetica, nazione di storiche tradizioni neutrali e all¿apparenza tranquilla. Scavando un pö più a fondo, invece, si scopre una realtà ben diversa: uomini appartenenti a un¿organizzazione neonazista che agiscono con estrema violenza, celati da un sottobosco di inganni. Nella trama vi sono alcuni riferimenti reali ¿ Villa Laret, che ospitò la famiglia di Anna Frank; la casa natale del filosofo Friedrich Nietzsche; la chiesa di San Carlo Borromeo a St Moritz ¿ e altri invece immaginari, ove si svolgono gran parte delle vicende narrate..."