av Carmine Di Leo
285,-
"A un uomo puoi togliere la libertà, il potere, la dignità, finanche la vita, ma nessuno, neanche un tribunale ha il diritto di cancellare, di ribaltare, di riscrivere la sua storia perché un uomo è la sua storia." Lunedì 17 febbraio 1992 il pubblico ministero Antonio Di Pietro chiese e ottenne dal GIP Italo Ghitti l'ordine di cattura per l'ingegnere Mario Chiesa. Da questo momento prende il via l'operazione Mani pulite, nota anche come Tangentopoli. Si tratta di una serie di inchieste giudiziarie che portano alla luce un sistema di corruzione che coinvolge la politica e l'imprenditoria italiana. Carmine Di Leo è un esponente di quello che allora era il Partito Socialista e si trova coinvolto in questa mega operazione. L'uomo è la sua storia non vuole cercare colpevoli o innocenti, non ha la presunzione di spiegare se sia più giusto essere di destra, di sinistra o di centro. È un romanzo che racconta le vicende di un uomo che deve, per ben due volte, trascorrere un periodo rinchiuso. La vita in carcere, la solitudine, il rischio di impazzire, la perdita della dignità. Un libro sincero, scritto da chi non si vergogna di ammettere di avere sofferto, di avere pianto e di essersi disperato. Una persona che ha provato la vera sensazione di smarrimento, di abbandono e di essere dato in pasto ai media prima ancora di una vera condanna giudiziaria. A me non interessavano i soldi, quello che era accaduto a me e alla mia famiglia non era più risarcibile. Avrei voluto, invece, solo che mi fosse stata restituita la mia storia. Un'umile storia, ma era la mia.