av Antonio Russo
239,-
Coinvolgendo, nel raccontare la storia della dinastia degli Anders, il tecnico di macchinari meccatronici Ernesto, che per un fortunato incontro con il giovane Giacinto, gli salva la vita da sicuro annegamento, per l'incosciente esporsi al ghiaccio sottile, l'autore esprime i suoi pensieri, donandogli per le doti di abilità, responsabilità e serenità, la direzione della Società, che certamente per la sua sagacia imprenditoriale, la rese famosa e pronta ad espandersi. Frequentando casa Anders conobbe la bella Kristina di cui si invaghi divenendone il compagno, e facendo amicizia con i fratelli Theo e Giacinto che non seguivano gli interessi dell'azienda. Ernesto nel tempo però, con i due fratelli realizzarono succursali in tutto il Mondo, sempre in compagnia delle loro signore, Theo con la bella Frida, considerata una valchiria con poteri magici, e Giacinto con Beatriz, i quali dopo il successo del prototipo Ogiva Pinnato, frequentavano la movida notturna, che il caso volle incontrassero il suo ex fidanzato, il quale reagì in malo modo, azione che Giacinto punì, provocando l'ira del padre Diego Fuentes, potente uomo d'affari. Convalidando gli errori del figlio però il Fuentes, fece nascere con gli Anders, tra le due famiglie, un grande rispetto ed amicizia. Il giorno di San Giorgio, Frida annunciò che era il momento di sconfiggere il drago, mettendo fine all'impero di Volkonov. Trascorsero anni di gioia infinita, occupando baita e chalet, visitando boschi e montagne, tutti uniti come una grande famiglia in compagnia di figli e nipoti, alternando luoghi naturali di superba bellezza.