Böcker av Antonio Perrella

Lo studio dell'Abate Perrella si muove su due fronti metodologici: quello critico e quello ermeneutico. Il testo del Simbolo Apostolico viene analizzato attraverso approcci sincronici (che studiano il testo in sé) ed approcci diacronici (che studiano il testo nella sua evoluzione storica). Attraverso l'acribia dell'esegeta l'Autore ci mostra come, nel testo Simbolo Apostolico, sia contenuto l'essenziale del kerygma e della predicazione apostolica, ma anche che, nella parte riguardante la Chiesa, esso sia stato sottoposto a interpolazioni che possono generare una ipertrofia ecclesiologica. La restituzione della tradizione più antica e di quella che doveva essere la versione più antica e originaria apre scorci interessanti, affinché le Chiese cristiane tornino ad cristocentrismo che le unisce, rinunciando al tentativo di affermare, ciascuna, se stessa come la vera Chiesa di Gesù. Dallo studio emerge il sapore neotestamentario che avevano le primitive confessioni di fede, ancora presenti, come innervata, nel testo del Simbolo Apostolico

Il testo si impegna a far entrare il lettore nella vicenda storica di Maria di Nazareth, restituendole la carne di donna del suo tempo e spogliandola di quell'aura di semidivinità che secoli di devozione le hanno messo addosso, correndo il rischio di allontanarla dagli uomini e dalle donne concreti. L'approccio è rigoroso e si avvale di apporti esegetici, storici, culturali, teologici e antropologici, ma la lettura è piana e scorrevole, in alcuni passi persino di narrativa psicologica, capace di far entrare nella storia vissuta della fanciulla di Nazareth. Sette agevoli capitoletti in cui viene tratteggiata la figura della Madre di Gesù con i suoi slanci, la sua fede, la sua generosità, ma anche con i suoi limiti, i suoi ripensamenti, i suoi dolori. Una donna che ci viene restituita in tutta la sua integrità , un quadro a tutto tondo che rendendo Maria più umana la fa sentire più vicina alle persone di ogni giorno. La Prefazione è curata da Sr. Chiara Francesca Lacchini, già Badessa Clarissa Cappuccina